Fino a non molto tempo fa, la maggior parte delle industrie erano soggette a formazione di atmosfere potenzialmente esplosive dovute al processo di materiali instabili e/o combustibile senza però tenerne conto. Nei casi più fortunati si assegnava un’unica zona ATEX estesa a tutto l’impianto, condizione considerevolmente onerosa dal punto di vista impiantistico e , quindi, economico.
La EOS ha puntato molto sulla specializzazione nel settore dell’analisi del rischio dei luoghi da classificare ATEX oltre che alla selezione o all’analisi di apparecchiature destinate ad essere inserite in zone classificate (Zona 0,1,2 o Zona 20,21,22). Il tutto ai fini di supportare il cliente nella scelta di una apparecchiatura adatta da inerire nella linea di processo o ai fini rendere un’apparecchiatura idonea (anche in termini certificavi) ad una determinata zona classificata.
Le analisi ATEX saranno in linea con quanto prescritto da:
- Direttiva ATEX 2014/34/EU
- Serie di norme UNI CEI EN ISO 80079
- Serie d i norme CEI EN 60079